Imposte sulla donazione

mani teseLa donazione è sicuramente il contratto più utilizzato all’interno delle famiglie. Anche se non si mette “nulla per iscritto” e non si firma una scrittura privata, nel momento in cui il padre regala anche 50 euro a un figlio o il marito compra un’auto intestandola alla moglie si realizza un contratto di donazione. Contratto che, è vero, richiede sempre il consenso del donatario, ma questo può essere espresso anche tacitamente, limitandosi a ricevere o utilizzare il bene donato. Per le donazioni di «valore non modico» c’è bisogno però di andare dal notaio con due testimoni e firmare l’atto pubblico, pagando peraltro l’imposta di bollo e di registro (diversamente la donazione è nulla e può essere impugnata, da qualsiasi controinteressato, senza limiti di tempo). Invece per tutte le altre donazioni che hanno ad oggetto beni o denaro di valore esiguo rispetto alle possibilità economiche del donante e del donatario, non c’è bisogno del notaio e tutto si può regolarizzare – come appena detto – anche con la semplice consegna del bene donato. Secondo la Cassazione S.U. sent. n. 18725/2017 una donazione non effettuata con atto pubblico è nulla, anche se risulta da un bonifico. La donazione indiretta è quella che viene fatta quando il donante, anziché donare il bene al donatario, gli consegna i soldi per acquistarlo oppure paga direttamente il venditore affinché intesti il bene al donatario; l’esempio più classico è il caso del padre che acquista la macchina per il figlio e versa l’assegno al concessionario o compra la prima casa alla figlia e versa, sul conto di quest’ultima, la somma da corrispondere alla ditta di costruzioni. Veniamo ora al capitolo più delicato: quello dell’imposta sulle donazioni, la quale è regolata da una legge del 1990. Per calcolare le tasse sulla donazione è necessario prima porsi due domande: chi è il donatario e qual è il valore della donazione. Infatti, in base a questi due parametri, l’imposta sulla donazione può variare notevolmente. In generale, su qualsiasi donazione si paga un’imposta pari all’8% del valore del bene donato. Tanto per fare un esempio, su un bene del valore di 1milione di euro, l’imposta sulla donazione è pari a 80mila euro. Se la donazione avviene tra marito e moglie, l’imposta sulla donazione è pari al 4% del valore del bene, ma la tassazione scatta solo se il suddetto bene ha un valore superiore a 1milione di euro (cosiddetta franchigia). In pratica l’aliquota del 4% si applica sul valore eccedente il milione di euro per ciascun beneficiario. Se la donazione avviene tra figli e genitori (sia in un verso che nell’altro), si applicano le stesse regole della donazione tra coniugi. L’aliquota sulla donazione è quindi del 4% ma scatta solo se il valore del bene supera 1milione e si applica solo all’eccedenza. Stesso discorso per le donazioni tra nonni e nipoti e, comunque, tra tutti i parenti in linea retta: le tasse sulla donazione sono del 4% ma con la franchigia di 1milione di euro. Se donatari sono fratelli e sorelle del donante, l’aliquota della tassa sulla donazione è al 6% del valore del bene donato. In questo caso la franchigia scende a 100mila euro. In caso di donazione ad altri parenti del donante fino al quarto grado (ad esempio, un cugino), l’aliquota da applicare al valore donato è del 6% e, in questo caso, non è prevista alcuna franchigia (per cui l’imposizione scatta anche per un bene di poche centinaia di euro). Se la donazione avviene tra affini in linea retta (il genero, il suocero) o affini in linea collaterale fino al terzo grado (un cognato), le tasse sulla donazione sono le stesse di quelle previste tra parenti fino al quarto grado: si applica un’aliquota del 6% senza franchigie (per cui l’imposizione scatta anche per un bene di poche centinaia di euro). I conviventi non sposati, né uniti in una unione civile si applicano le tasse sulla donazione previste tra estranei, ossia con aliquota all’8% senza franchigie. La tassa sulla donazione è dell’8% ma con una franchigia di 1,5 milioni di euro, anche se non ci sono rapporti di parentela tra donante e donatario.