Disabili esclusi dal Reddito di cittadinanza. La segnalazione di Anmic

Il Reddito di cittadinanza è riconosciuto al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, dei seguenti requisiti:

  1. al familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  2. residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due, considerati al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in modo continuativo; con riferimento a requisiti reddituali e patrimoniali, il nucleo familiare deve possedere.
  3. un valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, inferiore a 9.360 euro;
  4. un valore del patrimonio immobiliare, come definito a fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad una soglia di euro 30.000;
  5. un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità, come definita a fini ISEE, presente nel nucleo;
  6. un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui al comma
  7. La predetta soglia è incrementata ad euro 7.560 ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. In ogni caso la soglia è incrementata ad euro 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, come da dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE (di seguito denominata “DSU”);

In queste settimane sono nate diverse polemiche relative al bonus di cittadinanza, la Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) la maggiore associazione italiana della disabilità esprime dunque per voce del suo Presidente nazionale Nazaro Pagano le ragioni della propria insoddisfazione: “Il testo sul reddito di cittadinanza finalmente presentato dal Governo delude le legittime aspettative di migliaia di cittadini con disabilità che in concreto si vedranno esclusi, nella stragrande maggioranza dei casi, da ogni beneficio collegato all’introduzione del reddito di cittadinanza. In questa nuova guerra fra poveri innescata da  tale misura il mondo della disabilità viene anzi danneggiato. Sarebbe stato più semplice ed equo garantire a tutti un semplice aumento seppur minimo dell’importo, compatibile con la copertura finanziaria disponibile, mantenendo così fede alle promesse elettorali. Consapevoli delle difficoltà di bilancio – aggiunge Pagano – noi della Anmic avevamo nei giorni scorsi anche  fatto pervenire al Governo una serie di richieste concrete per migliorare il testo della bozza di decreto.” 

In particolare, la ANMIC aveva chiesto l’eliminazione dal concetto di reddito familiare delle prestazioni economiche (assegno mensile e pensione di inabilità 100%) in godimento degli invalidi civili che rendono maggiormente disagiata la posizione delle famiglie che hanno al loro interno una persona disabile. Basti pensare che la presenza in un nucleo familiare di due soggetti disabili beneficiari di trattamenti economici (285 euro al mese) comporta automaticamente l’esclusione della famiglia all’accesso al reddito di cittadinanza.