Gravidanza a tutela della maternità: i livelli di assistenza

Il Decreto del Ministro della sanità 10 settembre 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20 ottobre 1998 e, conosciuto come decreto Bindi, è stato abrogato e sostituito dall’art. 59 “Assistenza specialistica ambulatoriale per le donne in stato di gravidanza e a tutela della maternità” del D.P.C.M. 12 gennaio 2017.

L’articolo 59 del Dpcm sui nuovi LEA in riferimento all’assistenza specialistica ambulatoriale per le donne in stato di gravidanza e a tutela della maternità prevede che:

Sono escluse dalla partecipazione al costo, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124, le prestazioni specialistiche ambulatoriali per la tutela della maternità indicate dal presente articolo e dagli allegati 10A e 10B, fruite presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, ivi compresi i consultori familiari. Sono comunque escluse dalla partecipazione al costo le visite periodiche ostetricoginecologiche, i corsi di accompagnamento alla nascita, nonché l’assistenza in puerperio erogati dalle medesime strutture;

– La prescrizione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali è effettuata dai medici di medicina generale o dagli specialisti operanti presso le strutture accreditate, pubbliche o private, ivi compresi i consultori familiari. La prescrizione dello specialista è obbligatoria nei casi previsti dai commi 3 e 5 e nei casi specificamente indicati dagli allegati 10A e 10B;
– In funzione preconcezionale, oltre alle prestazioni di cui all’Allegato 10A, sono escluse dalla partecipazione al costo le prestazioni specialistiche ambulatoriali necessarie per accertare eventuali rischi procreativi correlati ad una condizione patologica o un rischio genetico di uno o entrambi i genitori, evidenziati dall’anamnesi riproduttiva o familiare della coppia e prescritte dallo specialista;

– Nel corso della gravidanza, oltre alle prestazioni di cui all’Allegato
10B, sono escluse dalla partecipazione al costo le prestazioni specialistiche ambulatoriali necessarie ed appropriate per le condizioni patologiche che comportino un rischio materno o fetale, prescritte dallo specialista o dal medico di medicina generale;

– Nelle specifiche condizioni di rischio fetale indicate dall’allegato 10C, sono escluse dalla partecipazione al costo le prestazioni specialistiche ambulatoriali necessarie ed appropriate per la valutazione del rischio e la successiva diagnosi prenatale, prescritte dallo specialista. Le regioni e le province autonome individuano le strutture di riferimento per l’esecuzione di tali prestazioni, garantendo che le stesse strutture forniscano alle donne e alle coppie un adeguato sostegno;

– In caso di minaccia d’aborto sono escluse dalla partecipazione al costo tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali necessarie per il monitoraggio dell’evoluzione della gravidanza;

– In presenza delle condizioni di rischio di cui al presente articolo, le prescrizioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali devono indicare la diagnosi o il sospetto diagnostico;

– Qualora dalle visite ostetrico-ginecologiche periodiche, durante la frequenza ai corsi di accompagnamento alla nascita o nel corso dell’assistenza in puerperio emerga il sospetto di un disagio psicologico è escluso dalla partecipazione al costo un colloquio psicologico clinico con finalità diagnostiche;

– Il decreto del Ministro della sanità del 10 settembre 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20 ottobre 1998, è abrogato.

 

L’articolo 59 “Assistenza specialistica ambulatoriale per le donne in stato di gravidanza e a tutela della maternità”;
L’allegato 10A “Prestazioni specialistiche per la tutela della maternità responsabile, escluse dalla partecipazione al costo in funzione preconcezionale”;
L’allegato 10B “Prestazioni specialistiche per il controllo della gravidanza fisiologica, escluse dalla partecipazione al costo”;
L’allegato 10 C “Condizioni di accesso alla diagnosi prenatale invasiva, in esclusione dalla quota di partecipazione al costo”.