Importante sentenza del TAR del Lazio sull’uso corretto degli apparecchi di telefonia mobile

Con una sentenza importante ed innovativa il TAR del Lazio, al quale l’associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog ha fatto ricorso, obbliga i Ministeri dell’Ambiente, della Salute, dell’Istruzione Università e Ricerca, a provvedere, in attuazione all’art.10 della Legge 36/2001 ed entro sei mesi, ad una campagna informativa rivolta all’intera popolazione avente oggetto l’individuazione delle corrette modalità di utilizzo degli apparecchi di telefonia mobile (cellulari e cordless) e l’informazione dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi.

Nella sentenza i Giudici sottolineano come “l’Associazione abbia prodotto documenti tratti dalla letteratura scientifica dai quali emerge che l’utilizzo inadeguato dei telefoni cellulari e cordless, comportando l’esposizione di parti sensibili del corpo umano ai campi elettromagnetici, può avere effetti nocivi sulla salute umana, soprattutto riguardo ai soggetti più giovani e quindi più vulnerabili, potendo incidere negativamente sul loro sviluppo psico-fisico”.

I giudici sottolineano anche come i rischi paventati dall’associazione non siano stati efficacemente contestati dalle Amministazioni resistenti e che quindi i Ministeri debbano individuare le precauzioni da adottare “(sia da parte degli utenti che dei produttori) per limitare gli effetti potenzialmente nocivi per la salute e sensibilizzare gli utenti in merito ad un uso più consapevole degli
apparecchi di telefonia mobile, al fine di salvaguardare il diritto alla salute che è un diritto costituzionalmente sancito (art. 32 della Costituzione)”.

I tre ministeri recepiscono con favore la decisione giurisdizionale, convinti della necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e di promuovere misure di prevenzione.

I ministeri sono già al lavoro per la costituzione di un tavolo congiunto che avrà la finalità di dare seguito a quanto deciso dai giudici amministrativi.