Sostegno economico ai superstiti: come ottenere la pensione

Alla morte di un pensionato i familiari superstiti hanno diritto a ricevere una pensione nel caso in cui ricorrano determinate condizioni.

La prima condizione si verifica nel caso in cui il  dante causa sia titolare di pensione diretta ovvero avendone diritto, ne abbia in corso la liquidazione. I superstiti in questo caso avranno diritto alla pensione di reversibilità.

L’altra situazione si verifica quando il lavoratore deceduto abbia maturato 15 anni di assicurazione e di contribuzione (oppure 780 contributi settimanali) ovvero cinque anni di assicurazione e contribuzione (oppure 260 contributi settimanali), di cui almeno tre anni (oppure 156 contributi settimanali) nel quinquennio precedente la data del decesso. I superstiti avranno quindi diritto alla pensione indiretta. Questo secondo le direttive dell’Inps

Ove ricorrano determinati requisiti, in caso di morte dell’iscritto in attività di servizio viene liquidata agli aventi diritto la pensione indiretta, mentre in caso di morte di un pensionato viene liquidata la pensione di reversibilità.

Più esattamente, possono aversi le seguenti tipologie di pensioni ai superstiti:
– indiretta ordinaria se l’iscritto, deceduto in attività di servizio, abbia maturato un’anzianità di servizio pari ad almeno 15 anni, oppure di 5 anni di contribuzione, di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio;

Il superstite di lavoratore assicurato dopo il 31.12.1995, quindi destinatario del sistema di calcolo contributivo e deceduto senza aver perfezionato i requisiti amministrativi richiesti, può richiedere l’indennità una-tantum, a condizione che:
– non percepisca rendite per infortunio sul lavoro o malattia professionale, in conseguenza
della morte del lavoratore;
– sia in possesso di redditi non superiori ai limiti previsti per la concessione dell’assegno
sociale.

La pensione indiretta privilegiata se l’iscritto è deceduto in servizio e per causa di servizio.
In caso di decesso del dipendente, o pensionato, invalido per servizio di prima categoria, ai sensi dell’art. 93 del T.U. di cui al DPR n. 1092/1973, è attribuito, a domanda, al coniuge superstite e agli orfani minorenni, per la durata di tre anni dal decesso del dante causa, un Trattamento Speciale di importo pari a quello di prima categoria. Scaduto il termine di tre anni, comincia a decorrere la
pensione privilegiata di reversibilità.

Il D.L. n. 201 del 6.12.2011, convertito, con modificazioni, con L. 214 del 22.12.2011, ha abrogato l’istituto del pensione privilegiata.
– indiretta di inabilità a seguito del riconoscimento, da parte della competente commissione medica, dello stato d’inabilità dell’iscritto, avvenuto in un momento successivo alla morte. Ai sensi del
Decreto del Ministero del Tesoro 8.5.1997 n. 187 il riconoscimento presuppone sempre la presentazione della domanda da parte dell’iscritto;
– di reversibilità ordinaria se il pensionato, al momento della morte, sia titolare di una pensione diretta di anzianità, di vecchiaia, di inabilità o privilegiata.

Come si richiede?

Se la gestione presso cui il pensionato  fa capo all’Inps è possibile inviare la domanda tramite il sito dell’Inps, attraverso la sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.