Pronto soccorso

indexL’ enorme affluenza di malati al pronto soccorso non autorizza i medici e il personale infermieristico a violare le linee guida previste per il triage. Questa la decisione espressa con sentenza numero 18100, depositata ieri dalla Corte di cassazione. Il caso è delicato coinvolgendo una persona deceduta al pronto soccorso. Anticipiamo che per la Cassazione il reato è andato in prescrizione. Comunque sia il collegio nella sentenza aveva rilevato che l’infermiere «aveva violato sia le linee guida del triage sia le regole di comune diligenza e perizia richieste agli infermieri addetti al pronto soccorso, tenuto conto dei sintomi mostrati dal paziente e della acquisita anamnesi familiare».La Corte ha chiarito che nel reato omissivo improprio, il rapporto di causalità tra omissione ed evento non può ritenersi sussistente sulla base del solo coefficiente di probabilità statistica, ma deve essere verificato alla stregua di un giudizio di alta probabilità logica, che a sua volta deve essere fondato, oltre che su un ragionamento di deduzione logica basato sulle generalizzazioni scientifiche, anche su un giudizio di tipo induttivo elaborato sull’analisi della caratterizzazione del fatto storico e sulle peculiarità del caso concreto. Come detto la Corte ha estinto il reato per prescrizione.