Bonus Nido

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Passo avanti per il bonus asilo nido. L’Inps ha pubblicato la Circolare 88 che rende operative le misure previste dalla Legge di bilancio. Il bonus è destinato al pagamento di rette relative alla frequenza in asili nido pubblici e privati, per bimbi fino a tre anni di età. Può essere richiesto, in alternativa, per il pagamento dell’assistenza a casa per bambini della stessa età affetti da gravi patologie. L’importò verrà erogato con cadenza mensile dall’Inps, in 11 rate da 90,91 euro ciascuna, per un totale di 1000 euro. Il contributo verrà erogato dall’Istituto dietro presentazione da parte del genitore della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette. Per i bimbi già iscritti al nido verrà riconosciuto l’importo spettante dal 1° gennaio scorso, data di entrata in vigore delle norme che hanno introdotto il contributo. In caso di assistenza a casa, l’importo verrà versato in un’unica soluzione dall’Inps. Il bonus spetta ai genitori di bimbi da 0 a tre anni nati o adottati dal 1° gennaio 2016, iscritti a nido pubblici o privati. Non sono previsti limiti di redditoI requisiti sono: Cittadinanza italiana, oppure di uno Stato dell’Unione Europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea. Ai fini del presente beneficio ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria, residenza in Italia. La domanda deve essere presentata da chi ha sostenuto la spesa per il nido. In caso di supporto presso la propria abitazione, il richiedente deve coabitare con il figlio ed avere dimora abituale nello stesso Comune. Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. La domanda può essere presentata a partire dal prossimo 17 luglio, fino al 31 dicembre 2017. Le modalità previste sono: on line tramite i servizi telematici dell’Inps, via telefono chiamando il Contact Center dell’istituto al numero verde 803.164 gratuito da rete fissa o il numero 06164.164 da rete mobile (con tariffazione a carico), di persona rivolgendosi ad un patronato. Il mezzo di pagamento è quello prescelto dal richiedente tra: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN.  Ogni mese il richiedente deve confermare che i requisiti sono invariati rispetto a quanto dichiarato nella domanda. L’erogazione dell’assegno è interrotta in caso di perdita di uno dei requisiti di legge o di provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell’affidamento preadottivo. L’INPS interrompe l’erogazione dell’assegno a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza di uno dei seguenti eventi che determinano decadenza (ad esempio: perdita della cittadinanza, decesso del genitore richiedente, decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale, affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda; affidamento del minore a terzi). Per quest’anno sono stati stanziati in totale 144 milioni di euro. Una volta esaurito il platfond, l’Inps non accoglierà ulteriori domande.