Lavori usuranti, novità pensioni

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Adesso è ufficiale: niente più finestre di attesa per i lavoratori impegnati in attività usuranti che vogliono andare in pensione anticipata. Lo chiarisce definitivamente la circolare dell’Inps n. 90/2017, che abolisce i periodi di 12 e 18 mesi che i lavoratori dipendenti e autonomi dovevano attendere dopo il raggiungimento dei requisiti necessari per la Quota 97,6. Addio alle finestre di attesa, quindi, che fino all’anno scorso costringevano i lavoratori dipendenti ad aspettare 12 mesi e gli autonomi addirittura 18. Per chi, invece, ha già maturato tutti i requisiti entro la fine del 2016, la legge prevede la decorrenza della pensione anticipata a partire dal 1° gennaio 2017. La documentazione per la richiesta della pensione anticipata deve essere consegnata all’Inps entro il 1° maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti: il termine di scadenza per il 2018, dunque, era il 1° maggio 2017. Se invece i requisiti saranno maturati entro quest’anno, la domanda andava consegnata entro il 1° marzo. Ebbene, per chi è in ritardo nella consegna dei documenti è prevista una sorta di piccola finestra che fa slittare la decorrenza della pensione da 1 a 3 mesi. Per i lavoratori dipendenti, è richiesta la cosiddetta Quota 97,6: 61 anni e 7 mesi di età e 36 anni di contribuzione, oppure 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Per gli autonomi, è richiesto invece un anno in più (Quota 98,6): 62 anni e 7 mesi di età e 36 anni di contribuzione o in alternativa 63 anni e 7 mesi di età e 35 di contribuzione. Quali sono, invece, le mansioni usuranti che danno diritto alla pensione anticipata? Si tratta dei lavori indicati dal D.Lgs. n. 67/2011. Rientrano in questa categoria, per l’esattezza: i lavoratori addetti alla linea di catena; i lavoratori che operano in galleria, cava o miniera; i lavoratori che operano ad alte temperature, in spazi ristretti o in cassoni ad aria compressa; chi svolge attività di esportazione dell’amianto o lavorazione del vetro cavo; i palombari; i conducenti di veicoli di capienza non inferiore a 9 posti; i lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate all’anno. Tali categorie di lavoratori hanno diritto alla pensione anticipata se hanno svolto attività usurante per almeno 7 degli ultimi 10 anni, o in alternativa per almeno metà della vita lavorativa.