Pensioni 2017

time-94990_1920Continua a tenere banco sempre il tema della riforma pensioni 2017 e in particolar modo le questioni legate alla pensione anticipata tramite Ape social e Quota 41 per i lavoratori precoci. Dopo le parole di Cesare Damiano, che ha definito un controsenso l’incremento dell’età pensionabile a causa dell’aspettativa di vita nei confronti dei suddetti strumenti, bisogna tornare a parlare delle categorie di lavoratori disoccupati e delle restrizioni che permangono proprio nei loro riguardi. Con la pubblicazione delle Circolari Inps 99 e 100, sono state confermate le restrizioni per le agevolazioni nei confronti di coloro che faranno domanda sotto al profilo di disoccupati. Se per quanto riguarda l’Ape volontario i ritardi non accennano a diminuire, non arrivano buone notizie neanche per i disoccupati che fanno richiesta di Ape social o Quota 41 dunque. Questi, infatti, potranno usufruire dell’Ape nel caso in cui abbiano 63 anni di età anagrafica e almeno 30 anni di contributi, e della Quota 41, a prescindere dall’età anagrafica, se hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro prima di aver compiuto i 19 anni di età. E tutto questo senza incorrere in alcuna penalità. Tutto vero, peccato che tale agevolazione però sia garantita soltanto ai lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione per licenziamento, per dimissioni per giusta causa o per risoluzione consensuale e che, allo stesso tempo, questi soggetti non godano di alcun ammortizzatore sociale per lo stato di disoccupazione da almeno tre mesi. In sostanza, soltanto coloro i quali sono disoccupati per licenziamento godranno degli strumenti. Chi, ad esempio, ha visto scadere il proprio contratto di lavoro a tempo determinato resta di fatto fuori. L’Inps, inoltre, ha fornito un’altra indicazione: se il soggetto interessato ha goduto dell’Asdi, cioè l’assegno di disoccupazione che viene erogato al termine della Naspi per massimo sei mesi, dovrà prima aspettare che passi il periodo di godimento di questa per poter richiedere l’accesso ad Ape social o, se lavoratori precoci, alla Quota 41. Se la durata dell’Asdi, invece, è inferiore a tre mesi, devono essere sempre trascorsi tre mesi dalla fruizione della Naspi. In sostanza, i tre mesi di vuoto economico possono essere coperti dall’Asdi, ma per contro se la sua durata è superiore a tre mesi, l’accesso alla pensione anticipata arriva soltanto al termine del godimento di tale strumento.