Beni confiscati, nasce l’Osservatorio sulla raccolta dei dati

Il Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia e il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, hanno sottoscritto in via Arenula un protocollo d’intesa per la costituzione di un “Osservatorio Permanente sulla raccolta dei dati relativi ai beni sequestrati e confiscati”.

Poter conoscere l’intera storia di questi beni, dal sequestro fino alla confisca definitiva, è essenziale per affrontare tempestivamente ogni criticità che possa ostacolarne la conservazione e, di conseguenza, la destinazione e il riutilizzo.  Un obiettivo raggiungibile con una perfetta interconnessione tra le banche dati del Ministero della giustizia e l’ANBSC.

Con il protocollo, si garantisce un’informazione affidabile e aggiornata sul valore dei beni, la loro condizione urbanistica e lo stato d’uso, sia nella sede del processo penale sia nell’ambito delle procedure di prevenzione. Esigenza particolarmente avvertita per le attività imprenditoriali.

Nel trentesimo anniversario della strage di Capaci, l’intento è potenziare ulteriormente l’efficacia della norma che permette la restituzione alla comunità di quei beni e di quelle aziende sottratte alle organizzazioni criminali, che si rivelino capaci di produrre ricchezza e lavoro, anche una volta riportate all’interno della legalità.

L’Osservatorio Permanente sulla raccolta dei dati relativi ai beni sequestrati e confiscati prevede un Comitato scientifico e un organismo tecnico, per monitorare lo sviluppo delle piattaforme informatiche.