Bonus mobili 2019: ecco a chi spetta l’agevolazione

La legge di Bilancio proroga tutti i bonus casa, ovvero le detrazioni fiscali su ristrutturazioni, mobili, ecobonus, risparmio energetico, bonus verde. È stata annunciata la proroga per tre anni, fino al 31 dicembre 2021.

Nel documento programmatico di bilancio si vuole “favorire gli investimenti e la messa in sicurezza del territorio” le agevolazioni per chi ristruttura la propria abitazione, acquista mobili o esegue interventi di efficienza energetica saranno valide anche per il 2019.

Il Bonus Mobili. Di cosa si tratta?

La detrazione IRPEF al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione resterà in vigore fino al 31 dicembre 2019.

L’agevolazione spetterà solo per i lavori iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2018. Sarà possibile acquistare arredi (dalle cucine ai divani, ma anche letti e materassi, armadi e lampadari ) con lo sconto fiscale del 50% a fronte di interventi di ristrutturazione iniziati dallo scorso gennaio, o che partiranno nel 2019. Attenzione, il tetto massimo di spesa è di 10.000 euro per immobile.

In particolare, l’agevolazione può essere fruita solo dai contribuenti che beneficiano della detrazione IRPEF 50% per i seguenti interventi di recupero del patrimonio edilizio:

– interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali;

– interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;

– interventi di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile;

– interventi di ricostruzione o di ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Le novità per il 2019 riguardano le donazioni immobiliari e la cedolare secca. Nel decreto anti-burocrazia, infatti, trovano spazio delle norme per favorire la circolazione degli immobili oggetto di donazione. Le imposte previste sono le stesse applicate alle successioni e variano in funzione del rapporto di parentela tra donante e beneficiario. Per quanto riguarda la cedolare secca vale anche per gli affitti di negozi. Si tratta di una flat tax al 21% sui locali commerciali che si applicherà solo ai nuovi contratti di affitto.