Categoria: Sentenze dell’Unione Europea
-
Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la Raccomandazione sull’accesso alla protezione sociale dei lavoratori
Il Consiglio dell’Unione europea ha recentemente approvato la “Raccomandazione sull’accesso alla protezione sociale per i lavoratori subordinati e autonomi”. Approvato la Raccomandazione sull’accesso alla protezione sociale ai lavoratori subordinati e autonomi. Il testo, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea CA 387/1, è in linea con il Pilastro Sociale europeo. Il principio 12 del pilastro europeo dei diritti…
-
La tutela della libertà di stampa va privilegiata rispetto al diritto all’oblio
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nella sentenza M.L. ET W.W. c. ALLEMAGNE (Requêtes nos 60798/10 et 65599/10) depositata il 28/6/2018 sancisce dei punti fondamentali per effettuare il bilanciamento tra l’articolo 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che garantisce la libertà di espressione e l’articolo 8 della stessa Convenzione che assicura il rispetto al diritto della vita privata e…
-
Corte Europea e prescrizione
La Corte Ue entra a gamba tesa su uno dei cardini del nostro diritto penale, la prescrizione. E, con le conclusioni dell’Avvocato generale depositate ieri nel caso Taricco (causa C-42/17), prende una posizione netta: chi commette un reato deve anche potere sapere, sulla base del principio di legalità, la condotta penalmente rilevante, la sanzione relativa,…
-
Sospensione delle cure
Rientra nel margine di apprezzamento degli Stati la decisione di sospendere la ventilazione artificiale e di non consentire l’accesso a cure sperimentali delle quali non è stata dimostrata l’efficacia. L’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che assicura il diritto alla vita, non può essere interpretato nel senso di affermare un obbligo per gli…
-
Vaccini e malattie
Un vaccino può essere ritenuto la causa dell’insorgere di una malattia anche se manca il «consenso scientifico». Lo sostiene la Corte di giustizia europea nella causa C-621/15. È necessario, però, precisa la Corte che il giudice si trovi davanti a un «complesso di indizi gravi, precisi e concordanti, qualora tale complesso di indizi gli consenta…
-
Nuovi chiarimenti della Corte di Giustizia dopo il caso “Zambrano”
Dopo la celebre sentenza Zambrano (C-34/09), la Corte di Giustizia aggiunge un ulteriore tassello chiarificatore in merito alla questione della concessione di un diritto di soggiorno sul territorio dell’Unione europea a cittadini di Paesi terzi, derivante dall’essere genitori di figli minori in possesso della cittadinanza europea. Nella recente sentenza Chavez-Vilchez e altri (C-133/15), la Corte ha chiarito,…
-
Regolamento UE sulla privacy
Il Garante per la privacy ha elaborato una prima Guida all’applicazione del Regolamento Ue 2016/679 in materia di protezione dei dati personali. La Guida, informa una nota, traccia un quadro generale delle principali innovazioni introdotte dalla normativa e fornisce indicazioni utili sulle prassi da seguire e gli adempimenti da attuare per dare corretta applicazione alla…
-
Migranti, audizione davanti ai giudici non obbligatoria
Suonano un po’ anche come un assist al Governo le conclusioni dell’Avvocato generale della Corte Ue depositate ieri in materia di procedimento sui migranti. Perchè, mentre il Parlamento sta discutendo il decreto legge che rivede tutto il procedimento per la concessione dello status di rifugiato, sulla scia dell’emergenza degli uffici giudiziari invasi dalle richieste presentate…
-
Lavoro a chiamata
Per l’avvocato generale presso la Corte di giustizia Ue nella causa Abercrombie/Bordonaro (causa C 143/16) spetta al giudice nazionale valutare la legittimità della discriminazione di età stabilita dalle norme sul contratto di lavoro intermittente o job on call. Un contratto di cui si discute molto oggi, il contratto di lavoro intermittente è indicato, anche nel…