Domanda di rateizzazione Agenzia delle Entrate. Come funziona?

Può capitare che il contribuente si trovi in una temporanea situazione di difficoltà a pagare in un’unica soluzione il debito iscritto al ruolo indicato nella cartella di pagamento (ad esempio: per carenza temporanea di liquidità finanziaria; stato di crisi aziendale dovuto a eventi di carattere transitorio; crisi economiche settoriali o locali; riorganizzazione, riconversione o ristrutturazione aziendali; trasmissione ereditaria del debito a ruolo; scadenza contemporanea di pagamenti, anche relativi a tributi o contributi).

Cosa può fare? Può presentare all’Agente della riscossione una richiesta per ottenere la rateazione del debito. Se l’importo del debito è superiore a 60.000 euro il contribuente deve documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà.

L’Agente della riscossione, concede la ripartizione del pagamento, fino ad un massimo di 72 rate mensili. Quando il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una grave e comprovata situazione di difficoltà, legata alla congiuntura economica, la dilazione può essere concessa fino a un massimo di 120 rate mensili.

Il debitore può chiedere che il piano di rateazione preveda, in luogo di rate costanti, rate variabili di importo crescente per ciascun anno.

In caso di comprovato peggioramento della temporanea situazione di oggettiva difficoltà economica del contribuente, la dilazione può essere prorogata una volta, a condizione che non sia intervenuta decadenza.

La decadenza – con conseguente perdita del beneficio della rateazione, come riporta l’Agenzia delle entrate si verifica in caso di mancato pagamento, nel corso del periodo di rateazione, di 5 rate anche non consecutive . In tal caso, l’importo residuo diventa riscuotibile, per intero, in unica soluzione. A seguito della decadenza il carico può comunque essere nuovamente rateizzato se, all’atto della presentazione della richiesta, le rate scadute alla stessa data sono integralmente saldate. In questo caso, il nuovo piano di dilazione può essere ripartito nel numero massimo di rate non ancora scadute alla medesima data.