Doppio passaporto. Come funziona in Italia?

In Italia il criterio della doppia nazionalità è sancito dalla legge di cittadinanza del 1992, data di entrata in vigore della legge n. 91/1992, pertanto l’acquisto di una cittadinanza straniera non determina la perdita della cittadinanza italiana a meno che il cittadino italiano non vi rinunci formalmente (cfr. art. 11 legge n. 91/1992), salvo disposizioni contenute in accordi internazionali.

Attenzione non tutti gli Stati permettono ad un cittadino di avere un doppio passaporto: alcuni Paesi, anche all’interno dell’Ue lo vietano.

Il doppio passaporto puo’ essere rilasciato ai cittadini che ne facciano richiesta in questi due casi:

Quando per particolari e comprovate contingenze di carattere politico-internazionale, di guerra o di religione risulti opportuno l’uso di due distinti passaporti per l’ingresso o la permanenza in determinati Stati

Quando per motivate e indifferibili esigenze professionali, l’acquisizione del visto o l’adempimento di altre procedure per l’autorizzazione all’ingresso in alcuni Stati, comportino tempi di attesa incompatibili con le tempistiche del viaggio.

Ricordiamo che si tratta ovviamente di provvedimenti eccezionali e non usuali. Per cui la Questura o l’Ambasciata italiana all’estero che emette il secondo passaporto dopo aver attentamente verificato che sussistano i motivi per il rilascio può limitarne la validità territoriale a determinati Stati e limitarne quella temporale al periodo strettamente necessario.

Il principale vantaggio di possedere un doppio passaporto è sicuramente quello di avere il diritto legale di fare affari all’estero senza essere sottoposti ad alcuna restrizione.