Emergenza Coronavirus. Spostamenti delle persone con disabilità

Emergenza Coronavirus. In tanti, si stanno chiedendo se è possibile spostarsi per assistere e accompagnare una persona con disabilità. L’Ufficio governativo per le politiche in favore delle persone con disabilità risponde ad alcuni dubbi nati in questo periodo.

Mio figlio\a necessita di poter uscire saltuariamente di casa poiché, per la sua disabilità cognitiva, intellettiva o relazionale (ad esempio: autismo) la permanenza prolungata potrebbe peggiorarne la condizione di salute. Sono consentiti in questo caso gli spostamenti?

Dal 4 maggio 2020, si può uscire rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus (sono vietate le attività ludiche all’aperto e gli assembramenti). Nei luoghi pubblici al coperto si deve indossare la mascherina (possono non indossarla i minori di 6 anni e coloro per i quali l’utilizzo della mascherina non è compatibile con il tipo di disabilità). Possono farne a meno anche gli accompagnatori.

E’ permesso fare attività motoria (mantenendo la distanza interpersonale di almeno 1 metro) e sportiva (mantenendo la distanza interpersonale di almeno 2 metri) anche allontanandosi dalla propria abitazione. Queste attività possono essere svolte anche nei parchi e negli altri spazi verdi rispettando le misure di sicurezza (a meno che siano temporaneamente chiusi per l’impossibilità di rispettarle). E’ consentito l’accompagnamento della persona (a prescindere dalla sua età). La raccomandazione è comunque quella di rimanere a casa per evitare di contagiare sé stessi e gli altri. E’ vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza, salvo che per ragioni di necessità.

Mi devo spostare per assistere una persona con disabilità (o non autosufficiente) a casa sua, posso muovermi senza incorrere in sanzioni?

Dal 4 maggio 2020, è possibile spostarsi, ma resta comunque strettamente necessario attenersi alle regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio, indossando i dispositivi di protezione personale (salvo che essi siano incompatibili con il tipo di disabilità) e mantenendo (ove fosse possibile) la distanza di sicurezza di almeno 1 metro anche con i propri familiari.
Nel caso si tratti di spostamenti da regione a regione, questi sono consentiti solo se motivati (oltre che da comprovate ragioni di lavoro) da ragioni di salute o da assoluta urgenza e se non è possibile avvalersi di soluzioni alternative (ad esempio, servizi di consegne a domicilio, servizi di volontariato o chiedere aiuto a familiari e conoscenti più vicini – a questo proposito, consultare la sezione “Servizi Garantiti” in fondo alla pagina). In questo caso l’esigenza deve essere autocertificata e si può indicare tra le ragioni dello spostamento “assistenza a persone con disabilità”.

Posso uscire per assistere nelle faccende o per accompagnare una persona con disabilità (o non autosufficiente)?

Dal 4 maggio 2020, si può uscire per assistere una persona con disabilità (o non autosufficiente) nelle faccende urgenti come fare la spesa o acquistare beni di prima necessità (medicine, presidi medici etc). Rimane strettamente necessario attenersi alle regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio, indossando i dispositivi di protezione personale (salvo che essi siano incompatibili con il tipo di disabilità), e mantenendo (ove fosse possibile) la distanza di sicurezza di almeno 1 metro anche con i propri familiari. Nel caso si tratti di spostamenti da regione a regione, questi sono consentiti solo se motivati (oltre che da comprovate ragioni di lavoro) da ragioni di salute o da assoluta urgenza e se non è possibile avvalersi di soluzioni alternative (ad esempio, servizi di consegne a domicilio, servizi di volontariato o chiedere aiuto a familiari e conoscenti più vicini – a questo proposito, consultare la sezione “Servizi Garantiti” in fondo alla pagina). In questo caso l’esigenza deve essere autocertificata e si può indicare tra le ragioni dello spostamento “assistenza a persone con disabilità”.