Figli minori e cure mediche

indexSe i genitori sono in disaccordo sulle cure mediche del figlio minore, è da preferire la terapia tradizionale prescritta dal Servizio Sanitario Nazionale rispetto alle cure omeopatiche. In tal modo si tutela il diritto alla salute del bambino. I genitori di una bambina sono finiti di fronte ai giudici del Tribunale di Roma per essersi trovati in disaccordo sulle cure mediche per la figlia. La bambina era affetta da otite, successivamente degenerata in ipoacusia con una riduzione dell’udito del 40%. I medici dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù, che avevano in cura la bambina, le avevano prescritto una terapia curativa. Il padre della bambina voleva seguire la cura prescritta dall’ospedale, invece la madre si era rivolta a un pediatra che le aveva prescritto una cura omeopatica. Il padre della bambina ha accusato la madre di aver causato la perdita di udito della figlia in conseguenza delle cure omeopatiche. Il diritto alla salute è tutelato dall’art. 32 della Costituzione ed è un diritto fondamentale e inviolabile dell’individuo. La Corte Costituzionale ha stabilito che i trattamenti sanitari necessari alla salute di ciascun individuo vengono garantiti attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La tutela alla salute è garantita non solo nell’interesse del singolo ma anche della collettività. Il caso tipico di tutela della salute collettiva è quello delle vaccinazioni. Il minore ha diritto ad ottenere le vaccinazioni per rendere il fisico immune a pericolose malattie infettive. La Corte Costituzionale ha chiarito che la vaccinazione è un obbligo di legge e deve essere somministrata al minore anche nell’ipotesi di rifiuto da parte dei genitori. Infatti, quando la legge impone un trattamento sanitario, lo fa, non solo per tutelare lo stato di salute di colui che si sottopone alla cura, ma anche per preservare gli altri, tenuto conto che, l’interesse alla salute ha valenza collettiva (Cost. 22 giugno 1990, n. 307). Un bambino non vaccinato, che contrae una malattia infettiva, potrebbe contagiare altri bambini che non possono essere vaccinati per motivi di salute. Ma se aumentano le vaccinazioni, aumenta la cosiddetta “immunità di gregge” che tutela anche i bambini con patologie del sistema immunitario.