Giustizia, 1.092 assunzioni per rafforzare esecuzione penale esterna

Sono stati approvati interventi riguardanti il comparto giustizia all’interno del decreto legge recante misure attuative del Pnrr, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Dopo i plurimi interventi per il personale dell’amministrazione penitenziaria – che proseguono in più direzioni, compresa un’accelerazione delle procedure di immissione in ruolo – il Cdm ha autorizzato uno stanziamento di 47 milioni di euro (Giustizia e Funzione Pubblica), per rafforzare la dotazione organica del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia.

Come riporta il portale del Ministero della Giustizia si stabilisce l’incremento di 11 unità della dotazione organica dei dirigenti penitenziari e l’assunzione a tempo indeterminato di 1.092 unità di personale amministrativo non dirigenziale, per rafforzare l’Uepe, Ufficio esecuzione penale esterna, la cui attività è destinata ad aumentare in modo significativo in vista dell’entrata in vigore della riforma del processo e del sistema sanzionatorio penale, che valorizza le pene sostitutive delle pene detentive brevi, compreso il lavoro di pubblica utilità, oltre alla sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato. Le assunzioni sono previste a decorrere dal 2023.

Al 31 marzo, risultavano in carico all’Uepe complessivamente 118.012 procedimenti: 71.501 per misure e sanzioni di comunità, a cui si aggiungono 46.511 per procedimenti di indagine richiesti da magistratura di sorveglianza e ordinaria e per le attività di collaborazione al trattamento penitenziario. Alla stessa data, la pianta organica dell’intero Dipartimento prevedeva 1.701 unità di personale.
Si prevedono inoltre nel dl disposizioni riguardanti la formazione di dirigenti penitenziari, con l’obiettivo di accelerarne l’immissione in ruolo. All’interno dello stesso decreto legge, si stabilisce inoltre il differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, dal 16 maggio 2022 al 15 luglio 2022, data che consente di rispettare il termine di recepimento della direttiva (UE) n. 2019/1023 la cui scadenza è fissata al 17 luglio 2022. E questo al fine di evitare possibili criticità tra gli operatori economici.