Il money muling. Cosa si tratta e come difendersi

Il money muling è una pratica finalizzata al riciclaggio di somme di danaro proveniente da attività illecite (frodi informatiche e campagne di phishing).

Il money mule è una persona che trasferisce denaro ottenuto illegalmente con diversi strumenti di pagamento. Il truffatore promette una percentuale su dei soldi che bisogna ricevere sul proprio conto corrente per poi essere girati su una fantomatica società. Per esempio si ricevono 1.050 euro e se ne trasferiscono 1.000.

Bisogna fare molta attenzione perché, in quel momento, si diventa un “Money mule”, si è complici del reato di riciclaggio, e si può finire anche in carcere.

Come reclutano le persone?

Attraverso annunci online, offerte di lavoro apparentemente normali, social media o contatti diretti, i truffatori reclutano delle persone, spesso ignare, talvolta in cerca di lavoro o in difficoltà economiche. I money mules offrono la propria identità per l’apertura di nuovi conti correnti, sui quali viene versato il denaro ricavato dalle frodi informatiche. Queste somme vengono quindi trasferite sui conti bancari dei criminali dai “mule” che vengono retribuiti per l’attività svolta con provvigioni.

Per combattere tale pratica è stata avviata dalla Polizia di Stato  una campagna di sensibilizzazione e prevenzione coordinata da Europol e denominata EMMA  (European Money Mules Action), la cui forza si basa sul presupposto che il migliore strumento per prevenire queste pratiche illegali è l’informazione.

La campagna è supportata da articoli informativi pubblicati su vari siti , video e infografiche, il cui effetto è stato amplificato grazie all’utilizzo dei social network da parte dei partner aderenti all’iniziativa.

In Italia, come riporta il portale della Polizia di Stato, le indagini sono state coordinate dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, che ha impiegato 180 operatori dei Compartimenti regionali di Basilicata, Piemonte e Valle d’Aosta, Puglia, Campania, Calabria, Sardegna, Molise, Sicilia Orientale, Marche e Toscana.

Nel nostro Paese sono stati identificati 37 money mule, 32 dei quali arrestati e cinque denunciati; individuate 32 transazioni fraudolente, per un valore di oltre 150mila euro, cifre bloccate grazie alla piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “OF2CEN”.

L’operazione EMMA  è finalizzata a creare la consapevolezza che essere un money mule è un reato punito severamente, perché favorisce attività criminali molto gravi. Inoltre la campagna mira anche a informare adeguatamente gli utenti in merito a tutti gli accorgimenti da adottare per non cadere nel tranello del money muling.