Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili. Ecco chi lo può richiedere

Ai lavoratori dipendenti con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104 e ai lavoratori dipendenti che prestano assistenza ai loro familiari con disabilità grave vengono concesse, in presenza di determinate condizioni, alcune forme di sostegno.

Permessi e periodi di congedo straordinario retribuiti

I lavoratori disabili in situazione di gravità o i lavoratori con familiari disabili in situazione di gravità possono beneficiare di permessi retribuiti.

Per godere dei permessi come riporta l’Inps è necessario essere lavoratori dipendenti (anche se con rapporto di lavoro part-time) e assicurati per le prestazioni economiche di maternità presso l’INPS. Inoltre, la persona che chiede o per la quale si chiedono i permessi deve essere in situazione di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104 riconosciuta dall’apposita commissione medica integrata ASL/INPS.

Altro requisito è che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa. Le ipotesi che fanno eccezione sono:

  • interruzione del ricovero a tempo pieno per necessità del disabile in situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite e terapie appositamente certificate;
  • ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine;
  • ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale sia richiesta dai sanitari della struttura la presenza della persona che presta assistenza.

Il riconoscimento della disabilità grave produce effetto dalla data del rilascio del relativo attestato, salvo che nello stesso sia indicata una validità decorrente dalla data della domanda.

Il dipendente che usufruisce dei permessi per assistere una persona in situazione di disabilità grave, residente in comune situato a distanza stradale superiore a 150 Km rispetto a quello della sua residenza, ha l’obbligo di attestare con titolo di viaggio o altra documentazione idonea il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito al proprio datore di lavoro.

Inoltre i lavoratori dipendenti che assistono familiari con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104 possono usufruire del congedo straordinario.

Invalidi con ridotta capacità lavorativa

Ai soggetti con una riduzione parziale della capacità lavorativa e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge è concesso l’assegno mensile di assistenza.

GESTIONE ASSISTENZA MAGISTRALE

Gli iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale possono richiedere all’INPS un contributo economico come integrazione al reddito dei non autosufficienti.

Se l’iscritto si trova in stato di bisogno economico dovuto alle spese sostenute per una sua grave malattia o spese sostenute per l’assistenza continuativa ai suoi familiari fiscalmente a carico, può richiedere il contributo straordinario di solidarietà.

GESTIONE UNITARIA DELLE PRESTAZIONI CREDITIZIE E SOCIALI

ll progetto di assistenza domiciliare “Home care premium” propone interventi di assistenza domiciliare rivolta a persone non autosufficienti (pensionati e familiari) iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.