Infortuni sul lavoro: in Italia più della metà delle morti avviene su strada

Infortuni sul lavoro, in Italia più della metà delle morti avviene su strada. L’Inail chiede incentivi alle aziende che investono in infrastrutture per la sicurezza stradale

In Italia più della metà delle morti sul lavoro è causata da un incidente stradale avvenuto in occasione di lavoro, come nel caso di tassisti o camionisti, o in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Delle 704 morti sul lavoro accertate dall’Inail nel 2018, infatti, ben 412, pari al 58,5% del totale, hanno visto il coinvolgimento di un mezzo di trasporto. A confermare la pericolosità del “rischio strada” è anche l’incidenza di casi mortali sul totale degli infortuni, che è molto più alta in quelli stradali rispetto a quelli non stradali, con conseguenze più gravi anche per i feriti.

Il tema degli infortuni sul lavoro è stato affrontato  a Milano alla fiera della formazione ExpoTraining, nel corso del convegno “La strada per la sicurezza #safetyroad”, organizzato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inail per richiamare l’attenzione su aspetti del fenomeno poco noti ai non addetti ai lavori e promuovere un dialogo costruttivo con gli altri attori istituzionali.

Nel caso delle lavoratrici, in particolare, lo stress sembra giocare un ruolo fondamentale negli infortuni in itinere, che rappresentano la prima causa di morte lavoro-correlata per le donne. Nel 2018, infatti, su un totale di 69 casi mortali accertati tra le lavoratrici, 39 sono avvenuti nel tragitto casa-lavoro-casa. Allargando l’analisi al numero complessivo degli infortuni avvenuti in itinere, inoltre, emerge che quelli delle donne sono pari a circa il 54% del totale. Tra i fattori che possono incidere sul maggiore rischio per le lavoratrici pendolari, su cui spesso grava anche la responsabilità di gestire gli impegni familiari, c’è il minore tempo di recupero, riposo e svago, elementi che possono influire negativamente sull’attenzione durante la guida.

Come sottolineato dal direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, nell’intervento di chiusura dei lavori alla fiera, anche se la sicurezza stradale non rientra tra gli ambiti di sua diretta competenza, l’Istituto “è pronto a fare la sua parte” e ha già messo in campo delle misure per contribuire alla mitigazione del “rischio strada”. È il caso, per esempio, degli incentivi previsti, attraverso uno sconto sul premio di assicurazione, per le aziende che attuano specifici corsi ai dipendenti per la guida sicura o realizzano interventi per il miglioramento delle infrastrutture stradali in prossimità del luogo di lavoro, come impianti semaforici e di illuminazione, attraversamenti pedonali, rotatorie, piste ciclabili o l’installazione su tutti i mezzi aziendali di sistemi di comunicazione per telefono cellulare e di dispositivi fissi per la rilevazione e l’allarme in caso di colpo di sonno.