INPS on line

Inps_logo_palazzo_FtgIl nuovo sito internet dell’Inps, nelle parole del Presidente dell’Istituto Tito Boeri, “pone al centro l’utente” e gli permette di trovare le informazioni che cerca con maggiore velocità ed efficacia. Un passo avanti importantissimo oggi che la quasi totalità delle prestazioni fiscali e previdenziali è gestita per via telematica e deve essere costantemente tracciabile e trasparente. L’offerta, quindi, migliora e l’approccio passa “da servizio centrico a utente centrico“. Il nuovo portale è frutto di più di un anno di lavoro, e di mesi durante i quali l’Istituto ha accolto i suggerimenti degli utenti e ha permesso loro di sperimentare le nuove funzioni ed esprimere i propri feedback. La principale novità del portale riguarda l’introduzione del simulatore del costo dell’anticipo pensionistico Ape. Il simulatore, annunciato più volte nelle scorse settimane, può rivelarsi un aiuto fondamentale per migliaia di lavoratori perché permette di quantificare in termini pratici l’importo del prestito e delle successive rate da pagare in venti anni. L’obiettivo è quello di fornire a tutti gli strumenti per capire cosa si può ottenere dalla nuova pensione anticipata e in quali circostanze il ricorso all’Ape è davvero conveniente. Come sottolinea ancora Boeri, “chi prende questa decisione deve sapere che si sta indebitando” e deve quindi “essere consapevole delle conseguenze a lungo termine“. Manca un mese alla partenza dell’anticipo pensionistico Ape, fissata per il 1° maggio 2017. Possono beneficiare dell’Ape volontaria i lavoratori dipendenti e gli autonomi iscritti alla gestione separata che possiedono almeno 20 anni di contributi. L’Ape permette di accedere alla pensione anticipata a 63 anni tramite un anticipo che viene concesso dalle banche: i lavoratori potranno lasciare il lavoro fino a 3 anni e 7 mesi prima del previsto, ma saranno poi tenuti a restituire a rate nell’arco di 20 anni la somma anticipata. C’è però un’ultima condizione: chi vorrà usufruire dell’Ape dovrà infatti godere di una futura pensione pari ad almeno 1,4 volte il trattamento minimo Inps. Al di sotto di questa soglia, l’anticipo non potrà essere concesso.