La blockchain per proteggere il Made in Italy: nuovo progetto pilota

La blockchain è un database decentralizzato, condiviso da tanti partecipanti che possono vedere e convalidare tutte le transazioni, creando trasparenza, tracciabilità e sicurezza del  prodotto ed eliminando tutti gli intermediari.

Il MISE ha avviato una sperimentazione per l’uso della Blockchain nella tutela del Made in Italy. Il progetto pilota “La Blockchain per la tracciabilità del Made in Italy”, presentato a Roma presso la sede del Dicastero, punta a sfruttare il potenziale del digitale per difendere l’eccellenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali, tramite la lotta alla contraffazione ed il sostegno alla competitività delle imprese manifatturiere italiane.

Si tratta di un primo modello sperimentale che risponde a precisi bisogni e che può crescere con un approccio progressivo e una visione di lungo termine, oltre a risultare di facile replicabilità in altri contesti industriali. Il MiSE sta valutando le opzioni disponibili per lo sviluppo di questa tecnologia e lancerà delle nuove sperimentazioni su altre filiere produttive.

Con IBM, la fase di sperimentazione ha prodotto un primo prototipo basato su piattaforma Blockchain, messa a disposizione delle aziende partecipanti via Cloud. Come riporta il portale del Ministero è stato scelto come caso di riferimento un’azienda che emette al suo fornitore un ordine per un lotto di lino, verifica che la fibra sia certificata come biologica e ne realizza delle camicie per un particolare brand.