Lavoratori autonomi e titolari di Partita Iva: come sospendere le rate dei finanziamenti

Lavoratori autonomi e titolari di partita Iva in difficoltà per via del Covid-19? Possono chiedere al proprio istituto di credito di sospendere le rate dei finanziamenti. Lo riporta il sito dell’ENPAM.

Il Ministero dell’Economia, ha confermato che “ i lavoratori autonomi titolari di partita Iva” rientrano a pieno titolo tra i beneficiari dei provvedimenti riguardanti la moratoria, finanziamenti e leasing. Le rate si possono congelare senza conseguenze fino al prossimo 30 settembre 2020.

Il ministero, come riporta il portale dell’ENPAM, ha confermato che “tutte le banche, intermediari finanziari vigilati e altri soggetti abilitati alla concessione del credito in Italia devono accettare le comunicazioni di moratoria, se ovviamente le stesse comunicazioni rispettano i requisiti previsti dal decreto”.

Nella comunicazione deve essere autodichiarato: il finanziamento per il quale si presenta la comunicazione di moratoria; di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza della diffusione dell’epidemia da Covid-19”; di soddisfare i requisiti per la qualifica di microimpresa, piccola o media impresa; di essere consapevole delle conseguenze civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci ai sensi dell’ 47 DPR 445/2000.

Dal Ministero consigliano comunque di contattare la banca o l’intermediario finanziario per valutare le opzioni migliori, tenuto conto che nel decreto legge “Cura Italia” sono previste anche altre importanti misure a favore delle imprese, ad esempio quelle che prevedono l’intervento del Fondo di garanzia Pmi (articolo 49 del decreto legge). Le banche possono inoltre offrire ulteriori forme di moratoria, ad esempio quelle previste dall’apposito accordo tra l’Abi e le rappresentanze di impresa, ampliato e rafforzato il 6 marzo scorso.

Per saperne di più leggi il DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18 sulle misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.