Lavori pubblici e disabilità: nuove misure per favorire l’inclusione lavorativa

Lavori pubblici, più spazio alle persone con disabilità. Le ultime novità arrivano direttamente dal Ministero per le disabilità. Con l’approvazione definitiva da parte del Senato dell’articolo 47 del decreto Semplificazioni (DL 77/2021), sono state introdotte nuove misure per favorire l’inclusione lavorativa, anche delle persone con disabilità, nei contratti pubblici. 7

Quali sono le principali novità?

Al fine di promuovere le pari opportunità, generazionali e di genere e per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone disabili, in relazione alle procedure afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR, le stazioni appaltanti prevedono, nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, specifiche clausole dirette all’inserimento.

Queste clausole sono da considerarsi come requisiti necessari e come ulteriori requisiti premiali dell’offerta, di criteri orientati a promuovere l’imprenditoria giovanile, l’inclusione lavorativa delle persone disabili, la parità di genere e l’assunzione di giovani, con età inferiore a trentasei anni, e donne.

Il contenuto delle clausole è determinato tenendo, tra l’altro, conto dei principi di libera concorrenza, proporzionalità e non discriminazione, nonché dell’oggetto del contratto, della tipologia e della natura del singolo progetto in relazione ai profili occupazionali richiesti, dei principi dell’Unione europea, degli indicatori degli obiettivi attesi in termini di occupazione femminile e giovanile e di tasso di occupazione delle persone disabili al 2026, anche in considerazione dei corrispondenti valori medi nonché dei corrispondenti indicatori medi settoriali europei in cui vengono svolti i progetti.