Lavoro a chiamata

eurPer l’avvocato generale presso la Corte di giustizia Ue nella causa Abercrombie/Bordonaro (causa C 143/16) spetta al giudice nazionale valutare la legittimità della discriminazione di età stabilita dalle norme sul contratto di lavoro intermittente o job on call. Un contratto di cui si discute molto oggi, il contratto di lavoro intermittente è indicato, anche nel dibattito politico-mediatico, come il principale strumento per gestire esigenze di lavoro occasionale dopo l’abrogazione dei voucher attuata con il Dl 25/2017. Si prospetta infatti l’ipotesi di liberalizzare il contratto a chiamata, oggi possibile solo per determinate attività ed esigenze (individuate dai contratti collettivi e da un decreto ministeriale) oppure, in ogni caso, per soggetti con particolari requisiti di età (meno di 24 anni – purché le prestazioni vengano svolte entro il 25° anno – o più di 55). Ed è proprio sul requisito dell’età, quale condizione unica di accesso a una tipologia contrattuale flessibile, a prescindere da ogni altra situazione oggettiva, che si incentra la questione all’esame della Corte.