L’Inail riconosce l’infortunio al lavoratore che nel soccorrere una donna aveva riportato una ferita al volto

L’Inail ha riconosciuto come infortunio sul lavoro la ferita al volto subita da un uomo, dipendente addetto alle consegne poco più che ventenne di una pizzeria di Verona che il 17 aprile 2021, nel difendere una ragazza di 16 anni in balìa di due bulli, ha rimediato un taglio alla guancia, dal naso fino all’orecchio.

L’Istituto ha concorso alle cure del giovane aggredito, erogando circa 30mila euro. Quella terribile giornata di un anno fa, il 20enne ha appena consegnato delle pizze in un’abitazione poco fuori dal centro della città scaligera quando si accorge di una ragazza in difficoltà. Due adolescenti che sono accanto alla donna lo insospettiscono. Il giovane si avvicina per accertarsi che la ragazza stia bene. Uno dei due estrae un coltello. La lama taglia la guancia di Dal Forno. Michele viene portato in ospedale dove occorrono 50 punti di sutura per chiudere la ferita.

In una nota l’Istituto ha specificato la natura del caso, evidenziando come l’aggressione subita dal ragazzo sia da collegare all’attività lavorativa svolta, sebbene le ragioni dell’aggressione risultino estranee alla stessa. “Il signor Dal Forno – si legge – si è trovato nel luogo ove era sorto l’obbligo di soccorso nei confronti del terzo che in quel particolare momento appariva in una situazione di pericolo imminente”. L’infortunio “conseguente all’aggressione subita nel prestare soccorso al terzo esposto al pericolo”, prosegue la nota, “non può considerarsi gesto arbitrario ovvero diretto al soddisfacimento di esigenze personali tali da escludere la sussistenza dell’occasione di lavoro e, pertanto, l’evento è da ritenersi meritevole di tutela assicurativa”.