Malasanità

medico_legge jpgUn medico è stato riconosciuto colpevole anche in Cassazione e condannato a 8 mesi per il reato di omicidio colposo per un errore medico nei confronti di una ventenne  che sarebbe morta 2 anni dopo. Tutto era partito da un neo nel 2009. Il chirurgo dell’ospedale ‘Lotti’ di Pontedera, visita la giovane dopo che lei si era rivolta a una dermatologa per un neo sulla schiena. Il medico valuta essere un neo benigno: non sarebbe necessario, ma per ragioni estetiche dispone la rimozione che avviene in ambulatorio senza incisioni, né esame istologico o una visita di controllo. A febbraio dell’anno successivo la situazione degenera: il neo era in realtà un melanoma maligno. Da lì il tracollo e la morte della giovane nel 2011. Nelle sentenze, la prima del 2013 e poi nelle successive, i giudici riportano a chiare lettere che la giovane poteva essere curata in tempo contro quel nemico che non era stato definito tale.