Ministero della salute condannato per nesso di causalità

virus-1812092_1920Dopo la vaccinazione una neonata è stata colta da encefalopatia e il Ministero della Salute è stato condannato al risarcimento. A stabilirlo è stata una recente sentenza passata in giudicato della Corte d’Appello di Milano la quale ha confermato “il nesso di causalità tra il vaccino e una grave patologia di una neonata”. La notizia è stata resa nota dal Codacons che ha annunciato anche una nuova denuncia contro l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che avrebbe, a suo dire, diffuso “informazioni non corrette negli ultimi giorni”.Nella dichiarazione diffusa dall’associazione per i consumatori si legge che “la Corte d’Appello ha riconosciuto il nesso causale tra il vaccino somministrato a una neonata di sei mesi e la grave encefalopatia sviluppata dalla bambina, condannando il ministero della Salute a risarcire la famiglia in base alla legge 210/92″. Il Ctu ha potuto accertare che, fino alla somministrazione del vaccino, la bambina presentava uno sviluppo assolutamente normale e non aveva sofferto di alcun tipo di disturbo. I primi disturbi del comportamento e della motilità si erano poi manifestati appena qualche giorno dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino, alla quale hanno fatto seguito episodi compulsivi. Nella sentenza si legge inoltre che “il Ctu, sulla base di letteratura nazionale ed internazionale, rileva che esiste plausibilità biologica tra encefalopatia e vaccino del tipo di quello somministrato, nel senso che l’encefalopatia viene annoverata tra le cosiddette reazioni avverse a quel tipo di vaccino […] In conclusione il Ctu afferma qualcosa di diverso rispetto a quanto ritenuto dall’appellante. Non si tratta di “compatibilità” ma di “alta probabilità” desunta a seguito di un iter logico che il Collegio ritiene chiaro e documentato”. Il Codacons ha poi affermato che i giudici, così come i periti, hanno accertato oltre ogni ragionevole dubbio che l’encefalopatia dopo la vaccinazione sia una circostanza plausibile, e che quindi nel caso di specie il vaccino abbia causato la malattia nella neonata. Alla luce di tale sentenza, sempre il Codacons ha ritenuto poco esaustive le recenti affermazioni rese dall’Aifa circa le reazioni avverse alle vaccinazioni, in quanto rischiano di fornire un’informazione non completa alle famiglie. L’associazione per i diritti dei consumatori ha poi invitato a considerare i numeri che emergono dalla “Banca Dati Europea delle Segnalazioni di Sospette Reazioni Avverse ai Farmaci“, attiva dal 2012 e liberamente consultabile, secondo cui per il vaccino “Infanrix Hexa” ci sarebbero 8.409 segnalazioni di sospette reazioni avverse (aggiornate ad aprile 2017). Per tale motivo l’associazione, pur continuando a ribadire l’importanza delle vaccinazioni, ha annunciato una nuova denuncia in Procura contro i vertici Aifa, pubblicando sul proprio sito il modulo con cui i genitori possono chiedere indagini pre-vaccinali per i propri figli.