Morbillo e vaccini

Risultati immagini per puntini rossiTorna in prima piano la vicenda dei vaccini e nello specifico quello contro il morbillo. Un bambino, già malato di leucemia, ha perso la vita proprio per le conseguenze del morbillo, che avrebbe presto dai fratelli non erano vaccinati. La conferma arriva da fonti ospedaliere, che sostengono che la famiglia avrebbe preferito non far vaccinare i due figli più grandi. Questo nonostante il più piccolo, a causa della leucemia, avesse un sistema immunitario compromesso, e quindi non potesse né essere vaccinato né difendersi contro eventuali infezioni. Secondo gli esperti solo l’immunità di gregge l’avrebbe salvato. Si ha immunità di gregge quando viene vaccinato almeno il 95% dei bambini. Se almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono indirettamente coloro che, per motivi di salute, non si sono potuti vaccinare, come i bambini che soffrono di malattie che abbassano le loro difese immunitarie. Una malattia che si pensava in via di estinzione sta invece tornando prepotentemente alla ribalta. Nel 2017 gli episodi sono già quasi triplicati rispetto al 2016: l’anno scorso se ne sono contati in tutto 844, nei primi due mesi dell’anno siamo già a 700. Paragonando lo stesso periodo dell’anno scorso +230 per cento. La copertura vaccinale contro il morbillo nei bambini a 24 mesi è stata dell’85,3%, decisamente lontana dal 95% che è il valore soglia necessario ad arrestare la circolazione del virus nella popolazione. E questo nonostante il vaccino anti morbillo sia gratuita e fortemente consigliato. Il morbillo è una malattia molto contagiosa, tanto da dover essere obbligatoriamente notificata alle autorità sanitarie. I primi sintomi sono simili a quelli di un classico raffreddore con tosse secca, naso che cola e congiuntivite e con una febbre che diventa però sempre più alta. In seguito appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni, l’esantema scompare a cominciare dal collo. Negli ultimi tempi grazie alla vaccinazione i casi stavano diventando sempre più rari, ma purtroppo ultimamente sono stati molti i genitori che hanno deciso di non vaccinare i propri figli. Ora uno studio della prestigiosa università americana della California ha scoperto che il morbillo è molto più pericoloso di quanto si pensasse. Soprattutto per quanto riguarda la comparsa di encefaliti croniche e letali, al punto che tra i bambini che ne sono colpiti prima dei sei mesi, possono verificarsi in un caso ogni seicento. Ma ci sono anche altre complicanze legate al morbillo: diverse forme di encefaliti acute. «Questa è una sorpresa spaventosa – ha detto James Cherry, ricercatore in malattie infettive in età pediatrica presso l’Ucla, che faceva parte del gruppo di studio – è necessario vaccinare tutti e creare immunità di gregge in modo da proteggere le persone più vulnerabili e quelle a maggior rischio complicanze».