Pagamento delle prestazioni all’estero: accertamento esistenza in vita, proroga di quattro mesi

L’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero riveste particolare importanza, in quanto la difficoltà di acquisire informazioni complete, aggiornate e tempestive in merito al decesso dei pensionati espone al concreto rischio di erogare pagamenti non dovuti, difficilmente recuperabili. La campagna annuale di accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero viene effettuata da Citibank NA, l’Istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’Inps.

Ciò premesso, con riferimento ai pensionati residenti nel Continente americano, Paesi scandinavi, Stati dell’est Europa e paesi limitrofi, Asia, Medio ed Estremo Oriente, nel mese di ottobre 2020 Citibank ha avviato la spedizione dei moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita e tale modulistica avrebbe dovuto essere restituita alla banca entro il 5 febbraio 2021. Con la medesima tempistica Citibank ha inviato i moduli di richiesta della prova dell’esistenza in vita ai pensionati, residenti in Europa, Africa e Oceania che, a causa del diffondersi del contagio da Covid-19, non avevano potuto portare a termine il precedente accertamento generalizzato dell’esistenza in vita avviato ad ottobre 2019 e per i quali è stato ritenuto opportuno autorizzare la banca a non sospendere i pagamenti. Con riferimento, invece, alla seconda fase della verifica generalizzata dell’esistenza in vita dei pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, ad esclusione dei Paesi Scandinavi e dei Paesi dell’est Europa, a partire dal mese di gennaio 2021 Citibank avrebbe dovuto inviare le richieste di attestazione dell’esistenza in vita nei confronti dei pensionati residenti nelle sopraindicate Aree geografiche, da restituire alla banca entro i primi giorni del mese di giugno 2021.

Tuttavia, visto che in molti Paesi l’evoluzione epidemiologica del contagio da Covid-19 risulta essere fortemente critica e in fase di ulteriore aggravamento, l’Istituto, con il Messaggio n. 225 del 20/01/2021, ha deciso, in accordo con Citibank, di riprogrammare la tempistica della campagna di accertamento dell’esistenza in vita, secondo i termini di seguito indicati. Con riferimento ai pensionati residenti nel Continente americano, Paesi scandinavi, Stati dell’est Europa e paesi limitrofi, Asia, Medio ed Estremo Oriente, nonché ai pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania che, a causa del diffondersi del contagio, non hanno  potuto portare a termine la precedente verifica avviata ad ottobre 2019, si è deciso di differire di tre mesi il termine finale per la restituzione delle attestazioni, inizialmente previsto a febbraio 2021. Conseguentemente, qualora il processo di verifica non sia portato a termine entro il 7 maggio 2021, il pagamento della rata di giugno 2021 avverrà in contanti presso le Agenzie di Western Union e, in caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 giugno 2021, il pagamento della pensione sarà sospeso dalla banca a partire dalla successiva rata di luglio 2021.

Il prolungamento di tre mesi dei termini ordinari originariamente previsti per la campagna in corso ha imposto, vista la grave emergenza sanitaria in corso, anche la riprogrammazione delle attività con riferimento ai pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, ad esclusione dei Paesi Scandinavi e dei Paesi dell’est Europa; per tali soggetti, in accordo con la banca, l’Istituto ha deciso di differire di quattro mesi l’avvio della campagna di verifica, programmato a gennaio 2021. Pertanto, Citibank avvierà la spedizione dei moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita la prima settimana di maggio 2021 e tale modulistica dovrà essere restituita alla banca entro il 7 settembre 2021. Qualora il processo di verifica non sia completato entro il termine fissato, il pagamento della rata di ottobre 2021 avverrà in contanti presso le Agenzie di Western Union e, in caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 ottobre 2021, il pagamento della pensione sarà sospeso dalla banca a partire dalla successiva rata di novembre 2021.