Pensioni

inpsCon la prossima approvazione dei decreti attuativi sulle misure contenute nella legge di bilancio vale la pena riepilogare i principali requisiti per l’accesso alla pensione, per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria. Anche se l’impianto generale della Riforma Fornero non viene messo in discussione la novità principale in arrivo da maggio sarà l’APE che nelle sue varie forme (volontario, sociale, aziendale) erogherà un reddito di accompagnamento alla pensione di vecchiaia in favore di coloro che abbiano almeno 63 anni di età e che soddisfano particolari condizioni. La versione sociale dell’APE si rivolge, in particolare, alle categorie di lavoratori in condizione di disagio (disoccupati, invalidi, addetti a mansioni cd. gravose, soggetti che assistono familiari con gravi disabilità) e non prevede alcun effetto sulla pensione (il sussidio è pagato interamente dallo Stato), mentre l’APE volontario risulterà in un prestito erogato dalle banche con decurtazione ventennale sulla futura pensione. C’è poi la variante aziendale con la possibilità per il datore di lavoro di dare un contributo economico per incentivare l’esodo del lavoratore e per diminuire l’entità della penalità sulla pensione finale. L’APE, è bene ricordarlo, non sarà tecnicamente una pensione. Pertanto, non avrà le caratteristiche proprie dei trattamenti previdenziali. In particolare sull’importo della prestazione non sarà attribuita la perequazione automatica, nè i trattamenti di famiglia (ANF), nè si potranno effettuare trattenute per il pagamento di oneri (ad esempio: per riscatti e ricongiunzioni; per cessione del quinto dello stipendio; per mutui ecc.). La prestazione, inoltre, non sarà reversibile ai superstiti: in caso di decesso del beneficiario dell’APE, ai superstiti verrà liquidata la pensione indiretta, con le norme ordinarie previste in materia di pensioni ai superstiti. Diverso sarà anche il regime della tassazione che non seguirà le normali regole sui trattamenti previdenziali e le mensilità annue corrisposte risulteranno 12 invece che 13, come accade di regola sulle pensioni.