Risarcito per la caduta

IMG_0573La Corte d’Appello si è pronunciata sulla richiesta di risarcimento per la caduta avvenuta in un Centro Commerciale. Il pericolo non era segnalato. L’uomo che ha chiesto un risarcimento per la caduta, ha ottenuto soddisfazione dalla Corte d’Appello di Campobasso. In secondo grado, con la sentenza n. 126 del 29 marzo 2017, è stato confermato un diritto già emerso in Aula, durante il processo svoltosi presso il Tribunale di Larino. In quell’occasione il giudice aveva riconosciuto che “la soglia metallica posizionata all’ingresso del Centro Commerciale aveva provocato un dislivello alla pavimentazione non opportunamente segnalato”. Situazione tale “da configurare un pericolo occulto o un’insidia”. La decisione non era però piaciuta ai titolari della struttura. Da qui la decisione di ricorrere alla Corte d’Appello. Il verdetto però, non è stato ribaltato. Di fatto il cittadino, non avendo visto una sporgenza di metallo che era sistemata prima di una porta automatica di vetro, vi era inciampato. Da qui la richiesta di risarcimento per la caduta avvenuta all’interno del Centro Commerciale. In secondo grado è stato ribadito che il Consorzio titolare della struttura, si era mostrato negligente. Più esattamente non aveva prestato “la normale diligenza e prudenza che deve avere chi conosce i luoghi in causa”. D’altra parte già il Tribunale, è stato riconosciuto dai colleghi della Corte d’Appello di Campobasso, aveva correttamente accertato “la responsabilità da cosa in custodia”, prevista dall’articolo 2051 del Codice civile. La decisione di non accogliere la richiesta d’appello, è stata quindi conseguente. Il cliente del Centro Commerciale ha pertanto diritto al risarcimento per la caduta.