Sicurezza sul lavoro: al via la campagna nazionale per le imprese

In partenza i primi progetti vincitori del bando Inail, finanziato con quasi 15 milioni di euro dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 

Con i primi progetti vincitori del bando Inail entra nel vivo la campagna nazionale di rafforzamento dell’attività formativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle micro, piccole  e medie imprese, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con risorse pari a quasi 15 milioni di euro.

A beneficiarne saranno circa 30mila soggetti tra operai, impiegati, addetti dell’agricoltura, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza a livello aziendale (Rls) o territoriale (Rlst), dirigenti e datori di lavoro, con una prevalenza delle Pmi dell’edilizia e della metallurgia, tra i settori più a rischio per numero e gravità degli infortuni, seguite da quelle dell’editoria e dei trasporti.

I progetti già ammessi al finanziamento riguardano, in particolare, la formazione finalizzata all’adozione di modelli di organizzazione e di gestione della sicurezza orientati al cambiamento della cultura aziendale, le iniziative per l’adozione di comportamenti sicuri e la valutazione dei rischi, con particolare attenzione allo stress lavoro-correlato, alle lavoratrici in stato di gravidanza e alle differenze di genere.

Sono inoltre in corso di approvazione i progetti sugli aspetti organizzativo-gestionali e tecnico-operativi nei lavori in appalto e negli ambienti confinati, con particolare riferimento alla gestione delle emergenze, mentre per i primi mesi del 2020 è prevista la conclusione dell’iter relativo ai progetti di formazione sulla gestione dei rischi in ambiente di lavoro legati alla dipendenza da alcool, sostanze psicotrope e stupefacenti. I fondi residui saranno assegnati fino a esaurimento sulla base di una graduatoria unica tra tutti gli ambiti progettuali.

Tutti gli interventi ammessi al finanziamento, per un importo compreso tra 200mila e 800mila euro, sono stati realizzati dalle parti sociali e da soggetti formatori qualificati attraverso una puntuale rilevazione del fabbisogno formativo delle aziende coinvolte. Le azioni, modulate sulla base del profilo professionale dei destinatari, del tipo di attività svolta e della classe di rischio, dovranno essere realizzate nell’arco di 18 mesi.

La didattica prevede un mix tra lezioni d’aula e iniziative formative realizzate all’interno delle imprese, con il ricorso alle metodologie più aggiornate ispirate ai principi della formazione comportamentale. In molti dei corsi proposti è prevista anche un’attività di addestramento basata sul cosiddetto “training on the job”, in modo da testare le conoscenze e le abilità acquisite in contesti reali e non simulati, e la costruzione di una “working community”, per favorire la condivisione delle buone pratiche tra i lavoratori e la diffusione della cultura della sicurezza a tutti i livelli.

Per tutti i progetti sono inoltre previsti un monitoraggio in itinere, per verificare la coerenza tra attività didattica programmata e realizzata, e una valutazione finale, per misurarne l’efficacia formativa rispetto agli obiettivi prefissati.